Gli ingegneri devono acquisire la mastership dell’innovazione, non solo tecnologica ma anche aziendale e del cambiamento. Ingegneria significa ingegno, esperienza ed evoluzione.
INGEGNERI E INNOVAZIONE
Cos’e’ l’innovazione?
Gli ingegneri dovrebbero porsi due domande:
- Cos’e’ l’innovazione?
- Tutti parlano di innovazione, ma cos’e’ veramente innovativo?
Ebbene, io penso che:
- L’innovazione nasca dalla giusta mentalita’
- Parlare di cose presumibilmente innovative senza cominciare da noi stessi, equivalga a fare affermazioni trendy.
- Ingegneri e innovazione dovrebbero essere dei sinonimi.

Cos’e’ l’ingegneria?
In questo caso, Wikipedia torna utile: ‘… La parola deriva dal latino ingenium e dalla stessa radice deriva il termine italiano “ingegno”. Nel significato originario, per ingegnere veniva inteso un uomo intelligente, pratico, capace di risolvere problemi …’
Mi sembra quindi ovvio che l’ingegnere non debba essere un mero tecnico – senno’ basta un perito o simile – ma debba usare il suo ingegno e la sua intelligenza.
Viene da se’ che con il semplice studio non si diventa piu’ intelligenti. Se poi cominciamo a parlare di intelligenza emotiva, le cose diventano molto piu’ complesse.
Ovviamente, tutto cio’ fa a pugni con certe concezioni stereotipate.

INTELLIGENZA E PRATICITA’
La sfida
Un ingegnere dovrebbe affrontare problemi nuovi – od imprevisti – con mentalita’ aperta. Certo, il suo vasto bagaglio culturale e’ fondamentale. Tuttavia, se “segue il libro” non sta facendo il suo lavoro.
Ecco quindi la vera sfida per l’ingegnere:
-
Deve misurarsi ogni giorno con se’ stesso
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Non deve mai adagiarsi sulla conoscenza acquisita
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Se necessario, deve essere pronto a “sfidare” l’ortodossia riconosciuta
-
Trovare nuove strade dovrebbe essere la sua missione. Viene da se’ che tali strade devono essere innovative.

Case study: le perizie per l’iper-ammortamento di Industria 4.0
Quando sono entrato nel mondo delle perizie Industria 4.0, l’ho fatto per via della mia:
-
Conoscenza in ambito di macchine e impianti industriali
-
Notevole esperienza nelle relazioni tecniche innovative.
Quando ho preparato la prima relazione tecnica per l’iper-ammortamento, ho creato un qualcosa di completamente nuovo. Figuratevi che all’epoca non era ancora uscita la circolare esplicativa del MISE.

Impegno e ragionamento sono fondamentali
Chi non ha mai concepito un nuovo modello di relazione tecnica su un argomento estremamente complesso fara’ fatica a comprendere la quantita’ di ragionamento necessario.
Ebbene, gli studi di ingegneria mi sono serviti piu’ per il metodo, che per la sostanza.
Anche dopo l’uscita della circolare esplicativa sulla perizia 4.0, vi assicuro che completare la prima relazione pratica ha richiesto:
- Molto impegno
- L’uso dell’esperienza acquisita con relazione tecniche fatte per tutt’altri settori. Parliamo addirittura di sicurezza idraulica.

Intelligenza e praticita’
Possono dire quello che vogliono, ma consultare delle specifiche o delle norme non richiede chissa’ che intelligenza. Non richiede nemmeno un ingegnere.
Invece, la praticita’ e’ fondamentale. Diversamente, forse la carriera scientifica sarebbe piu’ appropriata: chi ama lo studio, dovrebbe scegliere la giusta via.
Lo sapete quante volte – nella mia vita – mi sono trovato di fronte a sfide ingegneristiche dove il “libro” non serviva assolutamente a niente?

Ed il bagaglio tecnico?
Come ho detto:
- Il bagaglio tecnico e’ fondamentale, ma non e’ sufficiente per le nuove sfide – leggi innovazione
- Gli studi di ingegneria dovrebbero dare innanzitutto un metodo scientifico di approccio ai problemi ed alle opportunita’.
In fondo, Societa’ 5.0 e’ frutto piu’ della pratica ingegneristica che della teoria.

EVOLUZIONE E CAMBIAMENTO
Quello che tanti dimenticano?
Ecco qua:
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Il bagaglio tecnico iniziale e’ solo un punto di partenza
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Il metodo iniziale puo’ – e deve – essere perfezionato ed adattato alle specifiche esigenze
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L’ingegnere deve evolversi – umanamente, tecnicamente, mentalmente, ecc.
La laurea in ingegneria e l’eventuale esame di stato sono solo il punto di partenza. Poi comincia la vita.

Il cambiamento
Quanto visto significa cambiare. Evoluzione e cambiamento sono delle costanti nell’universo.
Chi non si evolve, muore.
I marines dicono: adapt and win – adattati e vinci.
Io dico: se non ti adatti, muori.
Purtroppo, anche cambiamento viene spesso usato come slogan. Ma la persona intelligente – o meglio con ingegno – dovrebbe sapere distinguere uno slogan.

LE VARIE TIPOLOGIE DI INNOVAZIONE
Innovazione digitale – Chi e’ costei?
Si fa un gran parlare di innovazione digitale.
Va benissimo. Cio’ che non va e’ che e’ diventata una sorta di dogma.
Posto che anch’io bazzico molto l’ambiente digitale, vorrei ricordare che:
-
L’innovazione e’ tale a prescindere. Se domani invento il teletrasporto analogico, che se fa? Si lascia perdere tutto perche’ non e’ digitale?
-
I dogmi fanno a sberle con innovazione e cambiamento.

Innovazione tecnologica
Adesso si’, che siamo nel reame degli ingegneri!
L’ingegnere innova grazie alla tecnologia. Magari sfrutta al massimo una tecnologia scoperta 2.000 anni fa, ma questo e’ quello che fa.
In fondo, si tratta di una figura tecnico-scientifica.
Aggiungo scientifica, perche’ la scienza ha fatto ben pochi passi avanti finche’ non e’ stato applicato il metodo sperimentale. In poche parole, quando esperimenta – ovvero fa innovazione – l’ingegnere contribuisce alla scienza.

Innovazione aziendale
Ci sono tanti tipi di innovazione.
Ho scelto quella aziendale perche’ e’ l’ambito dove spesso si trovano ad operare gli ingegneri.
Provate a pensarci:
-
Quante volte l’innovazione aziendale parte dall’ingegnere?
-
Perche’ e’ stata creata la figura dell’ingegnere gestionale?
Peraltro, di solito innovazione tecnologica ed aziendale vanno a braccetto. Vedi Industria 4.0.

GLI INGEGNERI OK E L’INNOVAZIONE
Cos’e’ l’innovazione per gli Ingegneri OK?
Innovazione significa:
- Usare l’ingegno
- Adattarsi
- Cambiamento
- Evoluzione
- Studio ed esperienza, al fine di acquisire la mastership delle nuove tecnologie e – soprattutto – delle nuove discipline.
Per chiarirci: andare allo SMAU, non significa fare innovazione.

Una vita di esperienza
Troppi ingegneri pensano che la laurea e l’eventuale esame di stato – cui segue l’iscrizione ad un Ordine degli Ingegneri – siano un punto di arrivo. Invece, sono un punto di partenza.
L’ingegnere studia duramente per alcuni anni, ma fa l’ingegnere per decenni.
Durante questi decenni, un ingegnere:
- Si evolve
- Impara
- Da’ un contributo fondamentale alla societa’.

Se necessario, noi ingegneri dobbiamo:
- Andare ben oltre i confini dell’area iniziale di specializzazione
- Specializzarci in nuove aree
- Non esitare a mettere assieme le nozioni e competenze di varie branche dell’ingegneria.
- Creare nuovi campi di studio e d’azione.

L’INGEGNERE DEVE ESSERE VOLTO AL FUTURO
Case study – Social media
Nel corso della mia vita professionale, ho spesso imparato e padroneggiato – nel senso di mastership – nuove tecnologie e discipline.
Figuratevi che ho addirittura scritto un libro molto specialistico sull’uso dei social media.
Giusto per dire: quando mi sono laureato, Facebook e Google nemmeno esistevano. Eppure, ho praticato la disciplina dei social networks per anni.
D’altra parte, sono molti i colleghi che non sanno usare efficacemente i socials per scopi lavorativi.

Case study – Project management e gestione delle emergenze
Il mio lavoro mi ha condotto in modo naturale al project management. Tuttavia, ad un certo punto ho fatto la certificazione Prince2 Practitioner – certamente non solo per la certificazione in se’.
La pratica e lo studio del project management mi hanno portato a:
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Acquisire la mastership della disciplina
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Tenere parecchi corsi in materia – anche per l’Ordine degli Ingegneri di Padova
-
Organizzare convegni.
D’altra parte, il mio background personale mi ha portato ad addentrarmi in profondita’ nella gestione delle emergenze.

Il futuro: come la fenice
Dopo avere vissuto e lavorato in tanti Paesi, oserei dire che:
- Solo una minoranza di ingegneri ragiona come abbiamo visto
- Troppo colleghi non fanno il futuro, ma lo subiscono
- Chi e’ volto al futuro, costruisce il proprio futuro.
Gli ingegneri che vogliono fare vera innovazione hanno:
- Compreso cosa sono l’ingegneria e l’innovazione
- Deciso di perseguire la strada della mastership
- Raccolto la sfida.
Largo agli ingegneri del cambiamento!

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