Chi fa consulenze di ingegneria dovrebbe andare oltre lo scopo iniziale dello studio – soprattutto se si parla di ingegneria civile e ambientale, ovvero di sicurezza idraulica.

UNA RELAZIONE SULLA SICUREZZA IDRAULICA
La settimana scorsa ho terminato una relazione sulla sicurezza idraulica di un’area in Italia interessata da un progetto di impianto tecnologico con possibili impatti di rilievo.
Si trattava di cosa molto delicata e impegnativa: un vero e proprio studio multi-disciplinare, con:
- Parte di analisi e sintesi delle alluvioni storiche e recenti
- Analisi dei rischi.
A questo, si sono aggiunti vari dossier fotografici, per:
- Illustrare la situazione de facto
- Dettagliare alcune alluvioni recenti.
Ovviamente per preparare la relazione – una vera e propria perizia – sono stati necessari:
- Un bel po’ di scenari
- Lo studio approfondito del progetto dell’impianto tecnologico, soprattutto dal punto di vista idraulico ed idraulico-sanitario

LE CONSULENZE DI INGEGNERIA
Sicurezza idrogeologica ed ingegneria civile
Prima di passare alle lezioni di vita, vi tolgo la curiosita’ e vi dico subito che l’impatto dell’opera e’ previsto elevatissimo. Del resto, si tratta di un’area gia’ ora ad elevato rischio idraulico.
Anzi, come dovrebbe fare ogni buon ingegnere, ho aggiunto una parte dove si descrivono alcuni aspetti da affrontare appena possibile. Ritengo infatti che di fronte a situazioni oggettive sia preciso dovere di chi opera nel campo delle consulenze di ingegneria andare oltre quello che potrebbe essere lo scopo iniziale dello studio.
Oltretutto, si parla di sicurezza idraulica o, come va di moda di questi tempi, sicurezza idrogeologica – anche quando la geologia non c’entra.

Lezioni di vita sulle consulenze di ingegneria
Lezione numero 1: la sicurezza idraulica si fa anche con il linguaggio appropriato
Si trattava di sicurezza idraulica, quindi di materia estremamente importante. Tuttavia, per quanto possibile ho cercato di non usare linguaggio specialistico.
Perche’? Perche’ la relazione sara’ vista da tante persone, ed alcune di queste persone non sono ingegneri o tecnici.
Si’, lo so: qualche consulente di ingegneria inorridirebbe.
Ma forse, e’ ora che gli ingegneri comincino a pensare ai risultati e a chi dovra’ poi leggere – e magari contribuire – alle decisioni.

Lezione numero 2: multidisciplinarita’
La multi-disciplinarita’ e’ essenziale.
Si’ lo so: tanti ingegneri insistono nella super-specializzazione e ne vanno fieri.
Ma forse, in tanti campi questa non e’ la risposta giusta?
Pensateci. Nella relazione ci sono andati elementi
- Idraulici
- Storici, poiche’ ricostruire gli eventi alluvionali e’ un’arte
- Di ingegnera ambientale e civile
- Industriali
- Di gestione di rischi ed emergenze, e quant’altro.

Lezione numero 3: le usuali consulenze di ingegneria
Diciamocela tutta:
- Ho visto varie consulenze, di solito fatte da ingegneri – anche piu’ di uno – specializzati solo in un settore
- Spesso gli stessi consulenti riconoscono che altri aspetti andrebbero studiati a parte.
E diro’ di piu’: non e’ raro che alcune parti, per quanto brevemente trattate – in fondo non e’ il loro campo – facciano sorridere.
Fatto sta, che un ingegnere dovrebbe forse:
- Ripensare agli ingegneri dei tempi passati, o a chi deve operare in posti in giro per il mondo
- Prendere esempio da chi le consulenze di ingegneria le fa interdisciplinari, ed allargare il suo campo visivo.
Del resto, queste sono ormai le richieste dei clienti, o meglio le necessita’ che derivano dalle consulenze.

Lezione numero 4: sicurezza idraulica ed ingegneria civile
Multidisciplinarita’ o meno, ci sono settori in cui sono fondamentali:
- L’esperienza sul campo
- Sapere cosa significa un’emergenza idraulica.
Diciamocelo:
- Parlare di sostenibilita’ serve solo a fare “i fighi”
- Sapere di ingegneria civile – e nemmeno ambientale od idraulica – non basta a gestire rischi ed emergenze idrauliche
- In campo idraulico, l’esperienza e la conoscenza – o perlomeno lo studio approfondito – del territorio costituiscono almeno il 50% della conoscenza necessaria.
Tutti noi che facciamo consulenze, soprattutto se la sicurezza idraulica – od idrogeologica – fa parte dell’equazione, dovremmo:
- Ripensare alla mela di Newton ed alla scienza sperimentale
- Non dimenticare mai che – da sola – l’ingegneria pura risolve ben pochi problemi.
In fondo siamo ingegneri, non filosofi della scienza.

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